Il recupero crediti nel settore farmaceutico è una delle attività più importanti per tutte le imprese che operano in questo comparto, verso le aziende che si rivelano debitrici.
Cerchiamo dunque di comprendere come funziona il recupero crediti in questo settore. Difatti non è difficile trovare il modo per incrementare le possibilità di soddisfare le proprie pretese creditizie nel settore farmaceutico e biomedicale.
Cos’è il recupero crediti nel settore farmaceutico
Così come avviene in ogni settore, anche il recupero crediti in questo settore consiste in una serie di attività con cui il soggetto creditore cerca di recuperare la propria posizione creditizia. Ci si rivolge quindi a un soggetto debitore nel caso in cui costui non abbia pagato i beni e i servizi nei tempi e nei modi previsti.
Se quanto sopra riguarda tutte le aziende, in qualsiasi settore, è anche vero che nel settore farmaceutico il recupero crediti riveste un ruolo ancora più importante. Ciò perché spesso le commesse nel comparto chimico rivestono valori significativi elevati. Inoltre i collegamenti di fornitura sono numericamente piuttosto ridotti e poco diversificati, con la conseguenza che le sorti di un creditore tendono a dipendere fortemente da quelle del suo fornitore.
A titolo di esempio, può assumere la posizione di creditore un’azienda farmaceutica o parafarmaceutica. Così come vi può rientrare un grossista farmaceutico, un’azienda socio-sanitaria, una clinica o un altro fornitore nel settore sanitario.
Può invece ricorrere la posizione di debitore verso cui attivare le azioni di recupero crediti l’ospedale o l’ente pubblico. Ma non solo una struttura pubblica: vi rientra anche la clinica privata, il grossista, una farmacia, e così via.
Quali azioni per il recupero crediti nel settore farmaceutico
Come anticipato, sotto il termine di recupero crediti si celano numerose e potenziali azioni finalizzate all’unico obiettivo di risolvere positivamente la propria posizione creditizia dinanzi all’inadempimento del debitore.
In questo scenario, le azioni che il creditore può porre in essere sono ben numerose. Come tali, non potranno che essere scelte e individuate dall’impresa e dal suo consulente sulla base delle specifiche situazioni in cui si viene a trovare in qualità di creditore.
In linea di massima, però, giova rammentare che le principali strade in capo al creditore siano principalmente due:
- il recupero crediti stragiudiziale. Tale tipologia di recupero viene condotta al di fuori dei percorsi giudiziali al fine di incassare in tempi più rapidi e a costi più bassi il credito
- il recupero crediti giudiziale. Un recupero del credito che invece viene condotto mediante il ricorso alle azioni legali, più lunghe e onerose.
Valutata l’ampiezza delle azioni attivabili per giungere al soddisfacimento delle proprie pretese creditizie, il ruolo del consulente nella gestione del recupero crediti diventa preminente.
Grazie alla sua professionalità e alla sua indipendenza rispetto alle parti interessate dall’azione di recupero crediti, l’agenzia specializzata in tali procedure potrà certamente consigliare il creditore sulle iniziative più utili da attivare. Il creditore viene quindi accompagnato passo dopo passo nell’intero percorso che, dalla notifica della fattura insoluta o della fattura non pagata, permetterà all’operatore di recuperare fatture inevase. Il tutto tendendo ad ottimizzare quanto più i tempi e optando per le migliori condizioni di soddisfazione.