Il Recupero Crediti per le PMI

recupero crediti per PMI

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Il recupero crediti per le PMI: premessa

I debiti non onorati da parte dei clienti di una PMI possono generare gravi squilibri alla situazione economico-finanziaria dell’imprenditore che si trova a fronteggiare crediti non riscossi.

Fortunatamente, la PMI che deve fare i conti con l’inadempimento di un proprio cliente può agire tempestivamente per far valere le proprie pretese di credito. Può difatti agire seguendo diversi percorsi che potrebbero garantire l’integrale o parziale soddisfazione delle proprie posizioni.

Ma come funziona il recupero crediti per le imprese? E quali sono le caratteristiche di questa procedura?

 

Come funziona il recupero crediti per le imprese

Per ottenere il pagamento dei crediti non riscossi, il ricorso a un professionista nel recupero crediti per le aziende è certamente l’approccio più consigliabile ed efficace per riportare la giusta liquidità nelle proprie casse.

Il recupero crediti è infatti un processo complesso e specifico, ricco di sfumature e cautele. Si tratta di un processo che deve essere personalizzato a seconda della singola fattispecie che il consulente sarà in grado di affrontare. Ciò premesso, è lecito sottolineare come vi siano alcune fasi ricorrenti nei piani di azione di una società di recupero crediti. Vediamo come nei paragrafi seguenti.

 

Recupero crediti per le PMI: le fasi

La prima fase delle attività di recupero crediti per le PMI è quasi sempre rappresentata dall’attenta analisi dei documenti a disposizione dell’imprenditore, comprendendo sia il titolo di credito che le comunicazioni intercorse tra le parti, a cui far seguire la ricostruzione e lo studio della situazione patrimoniale del debitore, affinché possa essere valutata la sua consistenza.

Terminata questa prima fase, diventa fondamentale procedere in maniera tempestiva con lo step successivo, attivando procedure di recupero stragiudiziali o giudiziali, a seconda dei casi.

Di norma, comunque, il tentativo iniziale per recuperare le somme viene effettuato attraverso la formalizzazione della richiesta di pagamento nei confronti del debitore. In questo modo si procede alla costituzione in mora e intimando – attraverso una raccomandata o la posta elettronica certificata (PEC) – il pagamento di quanto dovuto, entro un termine massimo.

Nel caso in cui la messa in mora non porti alla riscossione di quanto atteso e se il creditore non possiede un titolo esecutivo (come un assegno o una cambiale) si ricorrerà alla consulenza legale per un ricorso per decreto ingiuntivo al giudice. Se nemmeno con il decreto ingiuntivo si otterranno risultati positivi, l’ultima fase sarà quella di ricorrere al pignoramento dei beni mobiliari e immobiliari del debitore.

 

La negoziazione con il debitore

È evidente, in questo scenario di valutazione delle attività di recupero crediti per le PMI, quanto sia importante il ruolo delle negoziazioni che il creditore potrà avere con il proprio cliente debitore.

Spesso è infatti possibile ottenere una integrale soddisfazione delle proprie pretese creditizie concedendo un’ulteriore dilazione del pagamento. Solitamente in cambio della fornitura di nuove garanzie, uno stralcio parziale o la rateizzazione di quanto dovuto.

In ogni caso, le strade che possono essere perseguite dall’imprenditore per ottenere il recupero dei propri crediti sono numerose. Ciascuna di esse è contraddistinta da specifiche caratteristiche e conseguenze. Per valutarle con la giusta perizia e efficacia, consigliamo tutti coloro i quali fossero interessati a parlarne con un professionista. E’ importante rivolgersi ad esperti che possano accompagnare la PMI verso il recupero delle somme dovute nei tempi e nei modi più convenienti.

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